lunedì 15 febbraio 2010

Oceano Pacifico

Di fronte alla tua potenza,
di fronte alla tua danza,
osservo,
inerme,
immobile,
accecato dal ritmo.
L'energia si trasmette:
fomenta,
fortifica
e frena.
Vorrei urlare,
travolgere
e scaraventarmi
sul mondo;
vorrei essere immenso;
vorrei eguagliarti.

Perché nessuno si ferma
a guardare?
a pensare?
ad amare?

Cosa sono
davanti a te?
davanti ai tuoi colpi?

Un'onda arriva:
si sveglia,
alza lo sguardo
e poi muore,
in schizzi di vita.
Un uccello
si appoggia a te,
sulla tua dolce schiena,
così immensa,
sublime
e terribile.
E la furia
si calma e placa,
con te,
Pacifico,
danzatore
di furia cieca,
libera
e affascinante.

Mi sono fermato.
Ho guardato.
Ho pensato.
Ho amato?

Sono poco più
di un granello di sabbia,
ma ti canto.

4 commenti:

Pol ha detto...

be che dire una poesia meglio dell'altra.
Io ti dico sempre perchè non fai un libretto di poesie ?

cmq bella complimenti

Anonimo ha detto...

perchè limitarsi a un libretto. devi fare un LIBRO di poesie.ciao andrea

Francesco ha detto...

Beh..che dire...grazie mille per l'incoraggiamento! ^^

Unknown ha detto...

Bravo. Davvero!!!!