Chiudi gli occhi e apri il cuore,
e ascolta questa storia d'Amore.
Torna ad essere l'infante
che trova il mondo interessante,
semplice e grande.
Non domandare il perché,
ma rifletti su te.
E se all'animo approda,
dillo a qualcuno, perché anch'egli oda.
Era la sera di Natale. Il freddo avvolgeva la casa, ma Emanuele era rintanato al caldo, con ai piedi le sue soffici pantofole nuove. Come gli piacevano quelle pantofole! Erano un regalo della nonna. Tutte marroni e soffici, con un aspetto da adulto, come voleva Emanuele. Usare quelle pantofole lo faceva sentire grande, e la nonna lo sapeva bene!
Emanuele girava entusiasta per tutta la casa. Non vedeva l'ora che i parenti arrivassero per il cenone. La tavola era già stata imbandita, ed Emanuele era fiero di come aveva aiutato ad apparecchiare: aveva disposto le posate in perfetto ordine, la forchetta a sinistra e il coltello a destra. Poi aveva anche imparato un modo per disporre i tovaglioli nei bicchieri, come al ristorante! Gli era stato insegnato dalla sua simpatica maestra di scuola.
Mentre ammirava il suo lavoro, e girava ormai impaziente attorno al tavolo, il campanello suonò, ed Emanuele corse alla porta per aprire ai parenti. Sua nonna era sulla soglia, seguita dal nonno, dagli zii e da suo cugino.
"Buon Natale!" esclamò la nonna, aprendo le braccia per abbracciare il nipote.
Emanuele si lasciò coccolare un po', poi fece accomodare tutti quanti, dopo aver fatto gli auguri ad ognuno degli ospiti.
Subito la casa si animò di un forte vociare vivace. Si cominciò a bere, e poi a servire la cena. Emanuele sembrava avere un sorriso stampato in faccia, tanto era felice! La serata gli sembrava perfetta: sedeva tra sua mamma e sua nonna. Voleva molto bene alle due donne, che erano molto affettuose con lui. La mamma, che portava in tavola ogni nuova portata, serviva sempre Emanuele per primo, mentre la nonna concentrava tutta la sua attenzione sul nipote, raccontandogli sempre storie nuove.
Emanuele mangiava con piacere, e con altrettanto interesse ascoltava la nonna: le sue storie erano sempre interessanti e coinvolgenti!
Quella sera la nonna stava raccontando la storia di Gesù. Emanuele, che non aveva mai ascoltato questa storia, si preparò ad ascoltare.
"Prima di parlare di Gesù, bisogna parlare della sua famiglia", cominciò la nonna. "Sua mamma si chiamava Maria, e suo papà Giuseppe. Erano una famiglia molto speciale!"
"Perché , nonna?" chiese Emanuele.
"Perché Maria aveva ricevuto la visita di un arcangelo!" rispose la nonna.
"Non è possibile" disse Emanuele deluso.
"E perché no?" ribatté la nonna.
"Ma gli angeli non esistono" affermò il bambino.
"Ne sei sicuro? E' vero che non ne hai mai visto uno, ma hai mai visto o sentito qualcosa che ti faccia credere che non esistono?" disse divertita la nonna.
Emanuele tentò di ribattere, ma poi tacque, assorto nei suoi pensieri. "Posso continuare la storia?" chiese la nonna. Il nipote, quasi risvegliandosi da un sogno, rispose di sì. "Molto bene. Allora, devi sapere che l'arcangelo che fece visita a Maria le disse una cosa bellissima! Le disse che lei avrebbe avuto un bambino, e che si sarebbe chiamato Gesù!"
"Le disse questo? E lei cosa fece?" chiese Emanuele, nuovamente interessato.
"Lei disse, eccomi, sono pronta ad avere questo bambino. Così, Maria cominciò ad aspettare Gesù".
Continua fra una settimana...
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3 commenti:
Aria di Natale! Beh, il freddo è già arrivato in effetti... :)
Comunque fai bene a pubblicare partendo già da adesso, così per l'8 dicembre potremo leggere il finale!
Intanto come ti ho già detto è molto simpatica come storia, il freddo è già arivato come si può vedere e sentire, e con esso i primi raffreddori..., ma tornando a noi la storia sull'avvento ha sempre un suo fascino quando la si racconta o la si legge. Comunque complimenti. Aspetto il continuo!!!
che bella storiaa Fraaancesco! ...arrivederci e alla prossima puntata..sempre qui su OLTRE..ahahahhah.. :D aspetto con ansiaa...ciaoooooo!
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