lunedì 5 luglio 2010

Roma

"Che ne dite di andare a Roma?" Chi non risponderebbe con entusiasmo a questa proposta? Beh...strano a dirsi, ma inizialmente, io non ho avuto l'entusiasmo che mi sarei aspettato. Purtroppo il periodo della partenza ha coinciso con un momento davvero faticoso. E la fine degli esami, la stanchezza dopo la fine dell'università, la voglia di rilassarsi, di stare un po' per conto mio a riposarmi, idee da realizzare...e molto altro!
Ero, infatti, un po' inquieto prima della partenza. Temevo di rovinarmi da solo il viaggio, di partire prevenuto e di vedere ogni cosa negativamente. Con questi pensieri è arrivato il giorno della partenza.
L'emozione di partire si sentiva! I sorrisi sui volti dei ragazzi erano davvero raggianti (magari un po' nascosti dal sonno...). Già dal parcheggio della parrocchia l'aria che ho respirato è stata un'aria davvero buona. Mi sono reso conto per la prima volta che stavo per partire per Roma, e che per la prima volta stavo per visitarla a dovere, come mai avevo avuto occasione di fare!
Così partiamo: treno ad alta velocità e in meno di 3 ore arriviamo alla capitale.
Appena fuori dalla stazione già ci si accorge di essere a Roma. La città accoglie davvero con un'atmosfera particolare. Insomma...chi potrebbe rimanere indifferente di fronte a questo?


Il Colosseo...è stato uno dei primi luoghi visitati. Mi ha davvero colpito pensare che sia stato un luogo di martirio per molti cristiani. L'idea di attendere la propria morte. Sapere che si sarebbe morti, sacrificandosi per la propria fede...che grandezza!
Abbiamo visitato numerosi luoghi. Ovviamente non poteva mancare S. Pietro e la sua piazza!


Abbiamo anche visitato la tomba di Giovanni Paolo II: un momento davvero intenso, di commozione profonda.
In ogni caso, potrei perdermi a raccontare tutto quello che abbiamo visto, fatto, detto o vissuto, ma non lo farò. C'è solo una cosa su cui voglio porre l'attenzione, la parte del viaggio che più mi è rimasta nel cuore: il pellegrinaggio.
Oltre al divertimento e ai bei momenti passati insieme, ho potuto vivere un mio pellegrinaggio, il mio cammino. Tra le 15 persone che eravamo nessuno di noi ha notato le stesse cose o è stato colpito dagli stessi particolari. Chiaramente è inevitabile, però, proprio perché è così, penso sia bello condividere certi pensieri.
Io, in particolare voglio condividere una poesia, scritta sulla strada per raggiungere la chiesa delle Tre Fontane, luogo del martirio di S. Paolo. La strada, per chi non l'avesse mai percorsa, è abbastanza lunga per dare il tempo di perdersi nei propri pensieri, soprattutto se si sta andando a morire.

Martirio di S. Paolo

Chi sa se era caldo,
o se tirava il vento;
se gli uccelli cantavano il loro conforto.
I tuoi passi alzavano la polvere?
Cadevano foglie sul tuo cammino?

Il Signore camminava con te.
Ti ha sedotto
e mai abbandonato.
Ti ha preso
e mai lasciato.
Ti ha amato dall'eternità.

Avevi timore?
Io tremo,
ripercorrendo
i tuoi passi.

2 commenti:

Pol ha detto...

Roma è stata davvero un'esperienza molto bella e interessante almeno per me, che era la prima volta che la visitavo sia da turista che da pellegrino. Le parti più toccanti da parte mia sono state la visita alla tomba di Giovanni Paolo II e la visita alla chiesa delle tre fontane dove c'era un silenzio irreale. Roma E' stata molto molto bella.

Anonimo ha detto...

io ho avuto occasione di andare a Roma piu di una volta, e devo dire che ogni volta che ci sono andato, ho potuto ammirare la sua bellezza in modo diverso,notando ogni volta particolari nuovi.sicuramente visitare questa città in "modo adeguato" è molto importante, soprattutto per ciò che essa rappresenta per noi italiani, e per l'impatto storico che ha avuto.nonostante tutto ciò vorrei cmq esporre un mio pensiero riguardo a questa città cosi importante.molte persone oggi vanno a roma per visitarla, ma non sono sicuro che si rendano veramente conto di come era la vita all'interno di questa città, nel suo periodo storico piu importante.per esempio se noi pensiamo al colosseo, sappiamo che è un'opera imponente, che non passa inosservata, e che al suo interno , molte persone morivano per le piu svariate motivazioni. io mi domando però: riusciamo davvero a immaginarci in modo completo ciò che avveniva al suo interno? voglio dire, le persone venivano fatte sbranare da animali feroci, oppure bruciate.riusciamo veramente a immaginare di essere seduti a guardare questo "spettacolo",e magari vedere la persona seduta vicino a noi, alzarsi per urlare di infierire ancora di più sul corpo di colui, che già stà andando a fuoco? devo dire che la cosa mi da un pò da pensare,nel senso che loro andavano tranquillamente al colosseo a vedere "uno spettacolo", e poi tornavano a casa come se avessero visto una partita amichevole di calcio di serie A, oppure come se fossero andati al cinema....
La gente al colosseo moriva!! mentre gli spettatori esultavano!!
Beh io non so se tutte le persone che anche dall'estero arrivano per visitare roma, riescano davvero a capire come doveva essere difficile sopravvivere in quel periodo storico, e in che modo si viveva. ci sarebbero altri aspetti di quel periodo su cui potrei soffermarmi,ma dovrei scrivere TROPPO.ripeto cmq che mi fa molto piacere che tutti voi abbiate potuto visitare in modo adeguato questa città, che in ogni caso è molto bella. NONOSTANTE ALCUNI ROMANI CHE NON SI COMPORTANO A DOVERE......CIAOOOOO ANDREA