mercoledì 18 marzo 2009

Una storiella

Il vecchio rise di gusto. Il ragazzo accanto a lui, stupito, gli domandò il perché. L'uomo riprese fiato e disse: "Rido perché basta girare una frittata perché si cambi punto di vista, dimenticando il vecchio!"
Il ragazzo, confuso dalle parole enigmatiche, replicò: "Non capisco cosa intendi. Puoi spiegarti meglio?"
Il vecchio rise di nuovo. Poi aggiunse: "Vedi ragazzo, spesso qualcosa o qualcuno cambia. Da un modo di essere cambia. In meglio? In peggio? Non interessa! Ciò che conta, è che lo stato iniziale è già passato e andato nel dimenticatoio!"
Il ragazzo, ancora incerto su come interpretare le parole del vecchio, disse: "Ma a cosa ti riferisci?"
Il vecchio rise una terza volta, e, dopo essersi ripreso, rispose: "Ragazzo, non c'è bisogno che io ti spieghi oltre. Quello che hai ascoltato è solo un mio gioco, un mio vaneggiamento, un sasso in un fiume: non cambia la corrente. E' solo una sciocchezza vissuta sulla mia pelle...una sciocchezza che mi sono cercato."
Il ragazzo, ormai arreso a non capire cosa intendesse il vecchio, chiese: "E...sei pentito di questa sciocchezza?"
Il vecchio, finalmente senza ridere, fece un bel sorrriso soddisfatto, inspirò un po' d'aria fresca, e rispose: "Assolutamente no! E' stata una semplice e piacevole sciocchezza, anche se non credo che tornerà."
Il vecchio strofinò amichevolmente la testa del ragazzo, poi si alzò e se ne andò, lasciandolo solo tra i suoi dubbi, che presto dimenticò per dedicarsi a cose più importanti.

lunedì 16 marzo 2009

Life in Technicolor ii



Ho voluto caricare questo video sul mio blog perché più lo guardo e più mi fa ridere! Trovo fantastica la realizzazione di questo video! Prima i bambini, tranquilli e ignari che si guardano lo spettacolo dei burattini, con i genitori e i grandi che commentano estasiati. Poi, all'improvviso è l'ora della musica! Ed ecco i primi due che cominciano a suonare, e l'atmosfera cambia! Tutti si voltano, tutti si stupiscono, nessuno capisce più...chi sta muovendo quei burattini? Ed ecco entra il chitarrista, il bassista, il batterista e infine il cantante: inizia lo show tra gli sguardi attoniti! I bellissimi addetti ai lavori (crew) si danno un gran da fare. Meravigliosi effetti speciali, dalle luci che si spengono (ad opera di chi?), ai fuochi d'artificio, fino alle moto che saltano stupiscono il pubblico! Il finale poi, raggiunge il top! Il cantante si lancia tra la folla, e poi, a fine canzone, il chitarrista distrugge le casse, come fosse un vero concerto. L'elicottero arriva, tra la confusione e gli sguardi increduli, e porta via il gruppo: semplicemente fantastico, così come anche la canzone..."now my feet won't touch the ground"!

lunedì 9 marzo 2009

L'onda

Travolgente. Questa è la parola che meglio descrive "L'onda" (Die Welle). E' davvero un film incredibile. Tutto inizia da una domanda: è possibile, oggi, in Germania, la nascita di una nuova dittatura? Una domanda terribile, a cui si vorrebbe rispondere con certezza di no. Il film, però, mostra il contrario. Tutto ha inizio in un istituto tedesco, dove si apre la settimana a tema: una serie di lezioni su un tema stabilito. Il professor Wenger gestisce il corso sul tema dell'autocrazia. Inizia così una sorta di esperimento. Cercare di creare un gruppo, l'onda, sul modello di una dittatura, per mostrare ai ragazzi che è possibile una dittatura in Germania. E' incredibile osservare a che punto si arrivi nel brevissimo tempo di una settimana. Il film è davvero ben fatto. Travolge lo spettatore, lasciandolo col fiato sospeso fino alla fine. Un film completo ed emozionante, che sicuramente strappa qualche lacrima. Terribile è anche sapere che richiama una storia vera, un esperimento fatto da un professore della scuola di Palo Alto, Ron Jones, che creò un gruppo chiamato "The Third Wave". Il mio consiglio è di vederlo assolutamente, e di non voltare lo sguardo pensando che sarà una visione pesante e triste. E' bene rendersi conto che l'onda passa, travolge, coinvolge e trascina, spesso senza che ce ne accorgiamo, finché non sbattiamo su uno scoglio.

lunedì 2 marzo 2009

Cesenatico

Cesenatico è stata la meta del ritiro del gruppo medie-superiori della parrocchia. Due giorni, un periodo davvero breve, in cui ogni attimo è prezioso per cercare un po' di riflessione, di dialogo e tanto divertimento.

Primo momento è la sistemazione nelle camere, in cui cercare la disposizione migliore per i ragazzi e per noi grandi, così da riuscire a dormire la notte!

Poi, subito a fiondarci in spiaggia. Ammirare il mare, camminare sulla sabbia in inverno è una sensazione nuova. L'umidità del mare, le spiagge vuote, il rumore delle onde, la sabbia bagnata, le numerose conchiglie: attrazioni uniche!

Infatti, subito ci si dedica a fotografare il paesaggio, così da immortalare questo momento così magico e unico.

Alcune ragazze, poi, non resistono: il contatto con la sabbia e con l'acqua a piedi nudi è d'obbligo, nonostante il freddo.

L'attrazione delle conchiglie è inevitabile. Ce ne sono di bellissime, di ogni forma e colore. Come riflettevano due ragazze del gruppo, se ne vedono tantissime, uguali ma diverse, per colore, striature, forme. E la loro vita è legata a un'onda, che potrebbe portarle di nuovo in mare o lasciarle in spiaggia.

Le foto, però, non si limitano al paesaggio. E' bene fotografarsi a vicenda, per ricordare i momenti trascorsi con gli amici e i "compagni di avventure"! Ecco qui due foto di gruppo.

Il ritiro è continuato con numerose attività. Molto bello è stato il gioco al buio, la sera in spiaggia, davvero molto apprezzato. Mi hanno molto colpito le parole di uno dei ragazzi, a cui è piaciuto molto il gioco, che ha detto come sia bello poter giocare al buio, dove non si vede, sulla sabbia, dove si fatica a correre, perché si dimostra che basta essere insieme per potersi divertire.

Al mattino, al momento della sveglia, tra i ragazzi c'è chi dorme ancora, e chi è già pronto e scattante!

Le ragazze, invece, sono tutte sveglie: erano già in piedi e attive da un po'!

Poi, dopo essersi preparati, ci aspetta una meravigliosa colazione, con cornetti caldi e croccanti! Segue poi un profondo momento di riflessione, in solitudine, di Dialogo, sulla spiaggia, da condividere insieme prima di andare a Messa, al porto Canale. Dopo il pranzo, ultimo tempo libero insieme, dove purtroppo ho cominciato a star male: già mi stavo raffreddando, poi mi è venuta anche la febbre! Oggi, il giorno dopo il ritiro, sono ancora influenzato, ma nonostante questo mi sento estremamente grato di esserci stato e di aver resistito fino all'ultimo!