Due giorni a Roma, un tour de force notevole, almeno per me, poco abituato. Strano, poi, pensare di essere lì per lavoro. Infatti martedì mattina mi sarei recato alla libreria della mia casa editrice per registrare l'intervista che poi andrà in onda su Sky, a gennaio. Ma procediamo con ordine.
Lunedì, arrivo da solo alla stazione di Roma, con un cielo grigio ad accogliermi. La temperatura più alta rispetto a Bologna, però, restituisce un clima più simile alla primavera che all'autunno. Muovo i primi passi per arrivare all'alloggio e depositare un po' di peso, quando alcune gocce cominciano a bagnarmi gli occhiali. Alzo il cappuccio e proseguo. Dopo pochi minuti, all'improvviso, una gran pioggia comincia a scendere! Sono stato costretto a ripararmi e a correre in Santa Maria Maggiore. Non che la cosa mi sia dispiaciuta, anzi! Ho potuto fare una piacevole visita della chiesa.
Una volta uscito, finalmente la pioggia ha smesso e posso raggiungere l'alloggio, sistemarmi un po' e poi ripartire per visitare qualcosa. Camminando verso il centro, passo vicino a Castel sant'Angelo, e una foto è d'obbligo.
Lunedì, arrivo da solo alla stazione di Roma, con un cielo grigio ad accogliermi. La temperatura più alta rispetto a Bologna, però, restituisce un clima più simile alla primavera che all'autunno. Muovo i primi passi per arrivare all'alloggio e depositare un po' di peso, quando alcune gocce cominciano a bagnarmi gli occhiali. Alzo il cappuccio e proseguo. Dopo pochi minuti, all'improvviso, una gran pioggia comincia a scendere! Sono stato costretto a ripararmi e a correre in Santa Maria Maggiore. Non che la cosa mi sia dispiaciuta, anzi! Ho potuto fare una piacevole visita della chiesa.
Una volta uscito, finalmente la pioggia ha smesso e posso raggiungere l'alloggio, sistemarmi un po' e poi ripartire per visitare qualcosa. Camminando verso il centro, passo vicino a Castel sant'Angelo, e una foto è d'obbligo.
L'avrei anche visitato, ma, ahimè, è chiuso il lunedì! Così proseguo verso San Pietro. Faccio la fila tra una marea di turisti spagnoli e finalmente entro.
Ogni volta rimango stupito della grandezza della basilica. Mi colpisce sempre. Purtroppo, però, mi infastidisce sempre anche la gente che c'è dentro. Rumorosa, chiacchierona, sempre a fare foto in un brusio che toglie qualcosa a questo luogo. In ogni caso, nulla mi impedisce di fermarmi e trovare un momento di raccoglimento o di sostare alcuni minuti di fronte alla Pietà di Michelangelo.
Uscito da lì, decido di fare una bella passeggiata sempre in zona. Passo così in piazza Navona, il Pantheon, superando la fontana di Trevi...
...e giungendo infine all'inizio di via V. Veneto, il luogo per eccellenza della Dolce Vita.Uscito da lì, decido di fare una bella passeggiata sempre in zona. Passo così in piazza Navona, il Pantheon, superando la fontana di Trevi...
Ennio Flaiano, che collaborò con Fellini per la sceneggiatura del film La Dolce Vita, scrive nei Fogli di via Veneto: "Il film avrà per titolo La dolce vita [...]. Uno dei nostri luoghi dovrà essere forzatamente via Veneto, che diventa sempre più festaiola [...]. Come può cambiare una strada! Ora che sta arrivando l'estate salta agli occhi che questa non è più una strada, ma una spiaggia. I caffè che straripano sui marciapiedi - quanti sono? sei? sette? - hanno ognuno un tipo diverso di ombrellone per i loro tavoli, come gli stabilimenti balneari di Ostia: e non sono ombrelloni da strada, ma da festa galante." Forse oggi di quell'incanto e di quell'atmosfera non la si percepisce più, però immagino che la sera riservi ancora quel fascino.
Veniamo, ora, al martedì mattina: raggiungo la libreria e scopro che oltre a me ci sono altri 5 o 6 autori che devono registrare l'intervista. Dopo esserci sistemati, ci spiegano come procedere. Innanzitutto, a turno avremmo registrato per il programma 10libri. Ognuno aveva a disposizione 5 minuti per presentarsi e parlare del proprio libro, con qualche consiglio ai lettori. La seconda registrazione, invece, era un'intervista vera e propria per il programma Se Scrivendo: l'intervistatore ci presentava e faceva delle domande sull'opera, dandoci modo di parlare di alcune curiosità, ad esempio del titolo, dell'intento, come è nata l'idea o cose di questo genere. E' stata un'esperienza molto bella e stimolante, anche se molto emozionante! Non nego il disagio di essere così al centro dell'attenzione con la telecamera puntata contro e tutti in silenzio ad ascoltare quello che dico. Nonostante tutto lo rifarei!
E per concludere ecco una foto del mio libro, "Dove il Mistero ti condurrà" sullo scaffale della libreria: che soddisfazione!
Veniamo, ora, al martedì mattina: raggiungo la libreria e scopro che oltre a me ci sono altri 5 o 6 autori che devono registrare l'intervista. Dopo esserci sistemati, ci spiegano come procedere. Innanzitutto, a turno avremmo registrato per il programma 10libri. Ognuno aveva a disposizione 5 minuti per presentarsi e parlare del proprio libro, con qualche consiglio ai lettori. La seconda registrazione, invece, era un'intervista vera e propria per il programma Se Scrivendo: l'intervistatore ci presentava e faceva delle domande sull'opera, dandoci modo di parlare di alcune curiosità, ad esempio del titolo, dell'intento, come è nata l'idea o cose di questo genere. E' stata un'esperienza molto bella e stimolante, anche se molto emozionante! Non nego il disagio di essere così al centro dell'attenzione con la telecamera puntata contro e tutti in silenzio ad ascoltare quello che dico. Nonostante tutto lo rifarei!
E per concludere ecco una foto del mio libro, "Dove il Mistero ti condurrà" sullo scaffale della libreria: che soddisfazione!